Perché è importante e dove si trova l’acido lipoico

Ultimo aggiornamento: 01.12.24

 

Avete mai sentito parlare di questo elemento? Potreste trarne grande beneficio, soprattutto se sapete dove trovarlo. Vediamo insieme come sfruttarlo al meglio

 

Quando parliamo di acido alfa lipoico stiamo citando uno dei fattori più importanti per consentire alle cellule dell’organismo di sopravvivere. Potete trovarlo soprattutto nelle carni rosse, ma anche nelle frattaglie, come il fegato e il cuore, ma anche nei broccoli, nelle patate e negli spinaci.

Usato anche come integratore, un esempio del quale troviamo nel tiobec 600 o nel nevridol 600, viene utilizzato non solo per la neuropatia diabetica ma anche per un generale nutrimento dei nervi e quindi da chi soffre di patologia a carico dell’apparato nervoso.

 

A cosa serve l’acido lipoico?

Si tratta di un acido organico, che è dotato di grandi attività antiossidanti, sia dirette, sia indirette. Per essere più precisi: 

– Ha attività antiossidanti, importanti sia nella fase acquosa ovvero quella citoplasmatica, sia in quella lipidica, quindi delle membrane cellulari. Per questa ragione, questo acido protegge l’organismo da tutti i tipi di radicali liberi. Un esempio di integratore con questo scopo è l’alasod.

– Può rigenerare gli altri antiossidanti, quindi spesso è venduto in confezioni in cui sono presenti anche la vitamina E, la vitamina C, il coenzioma Q10 e il glutatione (per esempio in commercio è presente l’ecunerv, un integratore che contiene un mix di elementi utili al benessere dei nervi).

– Ha un’azione chelante sui metalli pesanti come il piombo e il mercurio.

– Può favorire il dimagrimento, visto che dà vita ad attività metaboliche e più specificamente quelle degli zuccheri.

Per queste ragioni quello che viene anche chiamato acido tiottico è utile soprattutto nei casi in cui si soffra di diabete, nelle dislipidemie, in seguito ai danni dovuti all’ischemia, per l’aterosclerosi e tutte le patologie che hanno una componente degenerativa.

Il grande vantaggio di questo acido è anche quello di poter essere utilizzato insieme ad altri elementi, con i quali si combina bene: per quanto concerne malattie come la fibromialgia o, in generale, nella cura del dolore cronico, integratori come l’iperala sono un mix interessante, visto che comprendono anche la Palmitoiletanolamide.

Si tratta di una sostanza già presente nel nostro corpo e che, in quantità maggiori, non fa altro che ridurre la sensazione e la percezione del dolore.

 

Le sue proprietà

Abbiamo già detto che la proprietà più importante di questo elemento è quella antiossidante, ma ci sono altri vantaggi che derivano dalla sua assunzione.

1. Per il cuore

L’acido alfa lipoico ha un’azione molto interessante sul cuore, ovvero lo protegge in quanto inibisce l’ossidazione del colesterolo “cattivo”, ovvero l’LDL. Quando ciò avviene è molto più probabile l’insorgenza delle patologie aterosclerotiche 

2. Azione anti age

Un altro vantaggio di questo acido è quello di esercitare un’azione antiossidante sul corpo, preservando alcuni organi, come il fegato, e facendo in modo che i tessuti restino integri nella struttura e quindi funzionino bene.

Inoltre è in grado di attivare il metabolismo glucidico, rallentando tutti i processi di invecchiamento.

3. Contro il diabete

Si tratta di un elemento molto utile soprattutto nella neuropatia diabetica: se viene utilizzato per alcune settimane, infatti, è in grado di ridurre i sintomi, come il dolore, il bruciore periferico e anche le parestesie. Se riesce a fare ciò è perché migliora l’apporto di sangue ai nervi, consentendogli di lavorare meglio.

4. Nello sport

In questo caso è un vero toccasana per gli sportivi, che assumendolo proteggono i loro muscoli dal danno ossidativo, quindi possono allenarsi senza rischiare di rovinare la loro struttura.

Come si usa l’acido alfa lipoico

Se vi state domandando per quanto tempo assumerlo senza correre rischi, la risposta è per almeno tre settimane nel dosaggio che va dai 300 ai 600 mg. La prima è da preferire quando si è nella fase di mantenimento, la seconda quando invece si è in fase acuta.

Viene assorbito molto facilmente a livello dell’intestino tenue e riesce a raggiungere il sistema nervoso centrale perché è in grado di attraversare la cosiddetta barriera emato-encefalica.

 

Effetti collaterali e controindicazioni

Se viene assunto secondo il dosaggio che abbiamo poc’anzi indicato, questo acido non comporta alcun effetto collaterale rilevante mentre, in caso di sovradosaggio, potrebbe intervenire una reazione allergica a livello del derma o anche l’ipoglicemia.

In ogni caso, è controindicato l’impiego dell’acido alfa lipoico se si ha un’accertata ipersensibilità nei suoi confronti, se si è in gravidanza o si sta allattando. 

 

Interazioni

Si consiglia di non assumere l’acido lipoico in concomitanza di farmaci ipoglicemizzanti, in quanto si potrebbe verificare un abbassamento dei valori glicemici: questo vale anche per gli integratori che lo contengono.

Non sono invece conosciute interazioni con il cibo, per cui se, per esempio, avete aggiunto i semi di chia alla vostra dieta, potete continuare ad assumerli senza alcun problema!

Non cedere al fai da te

Quando volete inserire nella vostra routine questa sostanza, soprattutto se soffrite di qualche patologia, dovete consultare prima il medico, che vi renderà noto se potete o meno assumere l’acido alfa lipoico anche se siete in terapia con dei farmaci.

 

 

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2 COMMENTI

VINCENZA MACRI'

January 26, 2022 at 9:07 am

TIROIDITE DI HASCIMOTO E VITILIGINE
PER QUANTO TEMPO DOVREI ASSUMERLO?
E
IN CHE DOSAGGIO?

Risposta
ProjectM1

January 27, 2022 at 10:27 am

Salve Vincenza,

molto dipende dal motivo per il quale intendi assumerlo. Prima di tutto, non interferisce con la tiroidite di Hashimoto né apporta conseguenze negative alla vitiligine, per cui puoi integrarlo senza controindicazioni. Se vuoi dare benessere alla struttura nervosa, beneficiando anche dell’azione anti age, potrai puntare sui 300 mg, nella misura di una compressa al giorno. Se, invece, ti è necessario per problemi di natura nervosa, come la nevralgia del trigemino, un mal di denti o anche problemi di altro genere, potrai restare tra i 600 e gli 800 mg, seguendo sempre il consiglio del tuo medico.

Saluti

Team UMF

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