3 idee per usare la quinoa in cucina.

Ultimo aggiornamento: 01.12.24

 

È una pianta ricca di sostanze nutritive, come amminoacidi essenziali, vitamine e sali minerali. Scopriamo insieme come preparare dei piatti saporiti.

 

La quinoa è una particolare pianta coltivata in alcuni stati del Sud America: Perù, Ecuador e Bolivia. Nonostante faccia parte della stessa famiglia delle barbabietole, ovvero le Chenopodiaceae, è considerata uno pseudocereale a causa del suo aspetto e delle sue proprietà chimiche. Contiene infatti tutti gli otto amminoacidi essenziali, oltre a una buona dose di vitamina C, E e sali minerali come il magnesio. Si tratta inoltre di un cibo molto nutriente, considerato che in soli 100 g sono presenti circa 350 calorie.

La pianta era già conosciuta e apprezzata 5.000 anni fa presso le antiche popolazioni andine, come gli inca, non solo grazie alle sue proprietà nutritive, ma anche perché molto resistente, vigorosa e difficile preda degli uccelli per la presenza delle saponine che ne ricoprono i chicchi.

 

Valori nutrizionali

Come abbiamo accennato, la quinoa è una pianta dalle proprietà benefiche stimate oramai in tutto il mondo, tanto da essere considerata un superfood. Ma cos’è che la fa rientrare in tale categoria? Sicuramente l’apporto nutritivo: non si tratta di un semplice cereale infatti, ma contiene tutti gli amminoacidi essenziali per il nostro organismo, numerosi sali minerali come magnesio, potassio, sodio, ferro, calcio e fosforo, ma anche vitamina E e retinolo. Presenta anche un’alta percentuale di fibre, proteine, acidi grassi insaturi e polinsaturi, ma al contempo è totalmente priva di zuccheri e colesterolo.

Ognuna di queste sostanze ricopre un ruolo fondamentale per il benessere del corpo: il consumo di quinoa può aiutare ad abbassare la glicemia, perdere peso e diminuire la concentrazione di trigliceridi nel sangue. Può contribuire a prevenire i tumori, proteggere l’intestino e ridurre l’acidità grazie alle mucillagini, a favorire il ricambio cellulare grazie ai numerosi elementi antiossidanti, come i flavonoidi e l’alfa-tocoferolo.

 

Come cuocere la quinoa

Si tratta di un cereale estremamente versatile, che è possibile utilizzare sia nei primi piatti, sia nei secondi, e talvolta persino per la realizzazione di alcuni dolci.

 

Cottura a vapore

Rappresenta di sicuro il metodo più naturale per gustare la quinoa e apprezzare a pieno tutte le sue proprietà benefiche. Tuttavia, per farlo non sarà certo possibile utilizzare un lavavetri a vapore o qualsiasi altro elettrodomestico simile, ma un apposito cestello, generalmente in bambù, adatto allo scopo e facilmente reperibile sui siti online o nei centri commerciali.  In alternativa, potrete provare a utilizzare il microonde selezionando il programma specifico.

Innanzitutto sciacquate e lasciate in ammollo i chicchi di quinoa per circa 30 minuti per eliminare le saponine. Riempite una pentola d’acqua e portate a bollore: quando avrà raggiunto la giusta temperatura, abbassate la fiamma, posizionate la vaporiera al di sopra del tegame e attendete circa 15 o 20 minuti, fino a quando il cereale non risulti morbido e gonfio. Una volta cotta, versate tutto in una ciotola e condite con un filo d’olio d’oliva e dei semi di chia o di sesamo, che daranno alla pietanza un tocco in più.

Polpette vegetariane

Lavate e tagliate a cubetti le verdure: è possibile aggiungere quelle che più vi piacciono, come per esempio cipolle, porro, melanzane, peperoni e pomodorini. Versate un filo d’olio in un wok o in una padella dal fondo alto e fate saltare tutti i vegetali per circa 20 minuti. Nel frattempo, occupatevi della cottura della quinoa: fate tostare i chicchi in una pentola per qualche minuto, ricoprite d’acqua a temperatura ambiente e portate a bollore.

Cuocete i cereali per circa 5 minuti girando i grani di tanto in tanto, infine, spegnete il fornello, coprite il tegame con un coperchio e lasciate riposare per altri 10 minuti. Quando il composto sarà tiepido, unite le verdure, una manciata di formaggio a cubetti e amalgamate il tutto con un paio di uova. Con l’aiuto delle mani create delle palline grandi quanto quelle da golf, passatele nel pangrattato e friggetele in abbondante olio di semi ben caldo.

 

Dessert

Trattandosi di una pianta molto versatile, è possibile realizzare numerosi dolci, leggeri, salutari e ricchi di proteine come i pancake. Scaldate un cucchiaio di olio di cocco in una padella antiaderente, versate 40 g di semi di quinoa e fateli saltare per qualche minuto, dopo di che aggiungete un po’ di acqua e lasciate cuocere per circa un quarto d’ora a fiamma bassa e con il coperchio. In alternativa, per evitare tale procedimento è possibile acquistare la farina già pre confezionata e pronta all’uso.

Nel frattempo, sciogliete 25 g di burro e mescolatelo con due tuorli d’uovo all’interno di una ciotola. Aggiungete lentamente 200 ml di latte fino a ottenere un composto molto liquido. Montate a neve gli albumi e inserite 120 g di zucchero, mescolate 7 g di lievito alla farina e infine incorporate il tutto al composto precedente.

Scaldate una noce di burro in una padella, versate un cucchiaio di impasto e fate cuocere per tre o quattro minuti per lato: a questo punto i vostri pancake saranno pronti, e potrete servirli con della marmellata o crema di nocciole fatta in casa.

Controindicazioni

Nonostante si tratti di un falso cereale, dunque privo di glutine e adatto anche alle persone intolleranti, la pianta potrebbe provocare reazioni allergiche nei soggetti altamente predisposti. In questi casi dunque, prima di consumarla è preferibile effettuare dei test o consultare il proprio medico, in modo tale che possa confermare o confutare i vostri dubbi.

Inoltre, chi soffre di patologie renali e calcolosi dovrebbe prestare molta attenzione ed evitare abbuffate, poiché è un alimento ricco di ossalati che potrebbero dunque peggiorare la situazione. I semi di quinoa sono ricoperti da uno strato di saponine: una sostanza dal gusto amaro che si sviluppa per tenere lontani gli insetti e gli uccelli dalle coltivazioni.

Ciò potrebbe non sembrare un problema, eppure l’ingestione del composto potrebbe causare spiacevoli effetti collaterali, come nausea e vomito, inoltre  in grandi quantità può risultare tossico per l’organismo. Per questo motivo è altamente consigliato lasciare in ammollo la quinoa per almeno un’ora prima di cucinarla, cercando di sciacquare accuratamente tutti i residui.

 

 

 

Vuoi saperne di più? Scrivici!

0 COMMENTI