In quali alimenti si trova e a cosa serve la vitamina P

Ultimo aggiornamento: 28.03.24

 

Forse la conoscete con il nome di flavonoidi: la vitamina P è molto importante per il nostro organismo. Vediamo insieme a cosa serve e dove trovarla

 

Avete probabilmente sentito parlare dei flavonoidi, detti anche bioflavonoidi, soprattutto quando si parla di circolazione sanguigna. Forse però non sapete che un altro nome che li contraddistingue è vitamina P, che racchiude tutte le sostanze vegetali idrosolubili, ovvero che si sciolgono in acqua, e che spesso sono associate alla vitamina C.

Anche se gli viene dato il nome di “vitamina”, quindi, in realtà si tratta di elementi che sono in grado di proteggere il corpo e di prevenire alcune malattie. 

Allora cosa sono i flavonoidi? Sono potenti fitonutrienti antiossidanti, che si distinguono per il loro colore molto forte, utile ad attirare gli insetti impollinatori e a proteggere tutte le piante contro batteri, parassiti e funghi.

Il flavonoide inoltre assicura un sapore molto intenso all’alimento: per questo spesso si preferiscono associare alla propria dieta delle insalate ricche, che apportano una grande quantità di questa vitamina

 

Flavonoidi proprietà

La funzione principale di questa vitamina è quella di rendere meno permeabili le pareti dei vasi sanguigni: in questo modo le vene si fortificano e anche le membrane delle cellule, che così reggono alla pressione del sangue.

I flavonidi inoltre prevengono tutte le perdite emorragiche.

I benefìci della vitamina P

C’è prima di tutto una correlazione tra vitamina pp e pelle, in quanto i bioflavonoidi, agendo in sintonia con la vitamina C, mantengono vivo e attivo il collagene, che è il cemento delle cellule dell’epidermide.

Per questa ragione sarete anche protetti dalle infezioni, visto che disporrete di una vera e propria barriera contro gli attacchi esterni. Spesso, inoltre, quando si hanno problemi alle emorroidi, si assumono integratori multivitaminici che ne contengono una certa quantità, in quanto sono in grado di rinforzare le pareti dei vasi sanguigni. 

Non sono sostanze in grado di prevenire le malattie ma, in compenso, aiutano a migliorare lo stato generale di salute. Un altro vantaggio nell’assumerli sta infatti nel contrastare i radicali liberi, i principali fautori dello stress ossidativo, che quindi portano alle infiammazioni e a un precoce invecchiamento.

Mangiare alimenti ricchi di flavonoidi porta quindi a contrastare il rischio di avere i tessuti e gli organi infiammati, cosa che, con il passare del tempo, può comportare problemi peggiori, come il cancro, le malattie cardiovascolari e quelle neurologiche.

Riassumendo, i flavonoidi negli alimenti apportano molti vantaggi all’organismo e tra questi ricordiamo:

♦ Il rafforzamento dei capillari

♦ Un’azione antiossidante

♦ Un’azione contro il cancro

♦ Contrastare le trombosi

♦ Contrastare problemi alla vista

♦ Alleviare il dolore in caso di emorroidi e vene varicose

Quali alimenti contengono vitamina P?

Per integrare in maniera naturale questa vitamina, è possibile cibarsi di alimenti che la contengono in grande quantità. Esistono varie forme di flavonoidi e per l’esattezza:

♦ La quercetina, che potete trovare nelle mele, negli agrumi, nelle cipolle. Associata al tè verde ha anche una potente azione anti cancro.

♦ Le catechine, che sono contenute nel cioccolato, nel vino, nelle bacche e nei lamponi, ma che si trovano in abbondante quantità anche nel tè verde.

♦ Gli isoflavoni, in grado di ridurre il rischio di malattie gravi e di tumori, sono presenti nei ceci, nella soia e in generale in tutti i legumi.

♦ Le antocianine, che caratterizzano il colore del cavolo rosso, dell’uva e del vino di questo colore. Sono utili per la loro forte azione antiossidante.

♦ I polifenoli, specialmente presenti nel tè verde, che costituiscono un valido aiuto nel diminuire i rischi del cancro e delle malattie cardiache. 

♦ Le protoantocianidine offrono protezione all’apparato cardiovascolare e si trovano anche nella buccia e nei semi dell’uva, nell’orzo, nel mirtillo, nella cannella e nel rabarbaro. 

♦ Se volete, in generale, assumere la vitamina P attraverso l’alimentazione, dovrete mangiare i broccoli, le mele, il cavolo rosso, i legumi e la soia, l’orzo e il rabarbaro, le noci, gli agrumi e le cipolle, i peperoni, l’aglio, la paprika, l’uva e le prugne, le albicocche, il grano saraceno, i frutti di bosco, dovrete bere tè verde e vino rosso. 

 

La vitamina P è utile per alcuni disturbi?

Questa sostanza viene utilizzata anche come coadiuvante nelle terapie di alcuni disturbi anche importanti. Parliamo, per esempio, dell’artrite reumatoide, che può avere vari benefìci se assunta in grandi quantità, come è stato dimostrato tramite alcuni test.

Si tratta di un elemento valido anche contro l’ulcera del duodeno, specialmente se sanguinante, in quanto l’associazione dei bioflavonoidi con una dieta che includa succo d’arancia e latte comporta l’arresto della perdita ematica.

Inoltre un altro vantaggio è quello di ricostruire la mucosa e di ripristinare la struttura non infiammata del condotto duodenale. Infine, si tratta di una vitamina molto utile anche per trattare problemi come la labirintite: attraverso la somministrazione di bioflavonoidi e con una diminuzione del sale all’interno della dieta, i primi risultati si sono raggiunti nell’arco di tre giorni. 

Di conseguenza, problemi come la perdita di equilibrio e la nausea sono stati allontanati nell’arco di una settimana, con grande benefìcio per il paziente. 

 

Conclusioni

Anche se spesso sentiamo parlare di bioflavonoidi o flavonoidi per curare problemi legati prettamente alla circolazione, in realtà la vitamina P è indispensabile anche per contrastare altre problematiche abbastanza importanti, come i tumori o problemi alla pelle. 

Prima di assumere integratori è consigliabile mangiare alimenti che ne contengano una grande quantità e che quindi possano andare ad aiutare il corpo in maniera del tutto naturale: solo in caso di carenze importanti dovrete pensare di passare agli integratori, senza però trascurare comunque di curare l’alimentazione.

 

 

 

  

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