Che cos’è la terapia moxa e quali sono i benefici e le controindicazioni

Ultimo aggiornamento: 26.04.24

 

Conosciuta anche come moxibustione, si tratta di una particolare tecnica orientale che utilizza il calore per curare numerose problematiche del corpo umano.

 

Moxa: medicina cinese antichissima

Non può certo sostituire le terapie a base di integratori multivitaminici, ma è anche vero che molte persone, ormai stanche di ricorrere continuamente all’uso di antidolorifici e antinfiammatori, abbiano cominciato ad avere interesse nelle pratiche antiche. Infatti, leggendo i testi della medicina tradizionale orientale è possibile far risalire la moxibustione a ben 5.000 anni fa, quando l’uso di piante officinali era l’unico rimedio contro dolori e contratture muscolari.

Ma a cosa serve oggi la moxa? In questo articolo vi daremo tutte le informazioni che cercate, vi spiegheremo a cosa serve, come si accende un sigaro e in che modo è possibile sfruttarla per migliorare il proprio stato di salute.

 

La definizione di moxa

La parola deriva dai kanji giapponesi di moeru = bruciare, e kusa = erba. È infatti una tecnica di combustione che prevede l’utilizzo di una pianta molto conosciuta in Oriente, l’artemisia, che viene essiccata e inserita all’interno di bastoncini in legno e lasciati ardere sui meridiani energetici del corpo. Viene spesso associata all’agopuntura per aumentarne i benefici, poiché i punti su cui vengono posizionati gli aghi sono gli stessi.

Si tratta di una terapia ampiamente adoperata nella medicina cinese tradizionale e solo da pochi anni ha iniziato a diffondersi nel resto del mondo, in particolare in Europa e negli Stati Uniti, grazie al particolare odore che emanano i sigari e alla totale assenza di dolore durante il trattamento.

I benefici del sigaro

Come abbiamo accennato, l’interno di ogni bastoncino è riempito di un’erba essiccata e pressata, l’artemisia, dalle proprietà terapeutiche ampiamente apprezzate in tutto il mondo.

Anche se viene spesso confusa con l’erba di San Giovanni, in realtà potremmo paragonare a quest’ultima i suoi effetti benefici sul corpo umano. Viene adoperata come rimedio contro i dolori mestruali e articolari, ma anche come antielmintico e per migliorare la cattiva digestione.

L’azione del sigaro però è molto potente ed è possibile sfruttarla per alcune malattie a carico dell’apparato respiratorio, come per esempio l’asma o la bronchite, o altre problematiche del sistema linfatico, quello nervoso o semplicemente per combattere i periodi di stanchezza.

 

Come si applica

Per poter utilizzare i sigari è necessario conoscere i punti meridiani elencati nei libri sulla medicina tradizionale cinese. La prima cosa da fare è far distendere la persona da trattare su un tappetino, valutare il problema e identificare la zona da cui iniziare

A questo punto è necessario accendere il bastoncino e attendere che la punta diventi rossa, indice di un’alta temperatura e posizionare a una distanza di pochi millimetri il sigaro perpendicolarmente sul punto mediano. Questa fase è molto importante: non è necessario che la pelle scotti, ma deve esserci soltanto una stimolazione data dal calore. Il processo può durare 10 o 15 minuti, alzando e riposizionando continuamente il bastoncino in prossimità della pelle.

Moxa: gravidanza e controindicazioni

Tutti possono eseguire quest’antica tecnica, tuttavia è necessario prestare molta attenzione a malattie a carico della pelle, come per esempio eczemi, eritemi, abrasioni e ustioni, poiché potrebbero notevolmente peggiorare. Inoltre, la moxibustione è sconsigliata quando la temperatura corporea supera i 38 °C, dunque in caso di febbre alta, e anche in presenza di persone allergiche alle asteraceae.

Sebbene molti medici suggeriscono di evitare l’uso dei sigari durante la gravidanza, in realtà sono molte le donne che ricorrono a tale tecnica tra la 32esima e la 34esima settimana affinché il bimbo podalico possa posizionarsi nel modo più appropriato per il parto naturale.

 

Dove acquistare i sigari moxa

Nonostante non sia una pratica molto diffusa in Italia è possibile reperire i kit per la moxibustione non solo su internet, ma anche in alcuni negozi specializzati nella vendita di prodotti orientali o fitoterapici.

Tuttavia, ricordiamo che per poter essere realmente efficace è necessario conoscere i punti moxa indicati nella medicina tradizionale cinese: in tutto sono 361, ed è per questo motivo è preferibile affidarsi inizialmente a un esperto che possa spiegarvi il metodo corretto.

Per venire incontro alle necessità delle persone è possibile reperire sul mercato vari strumenti con cui è possibile effettuare la moxibustione. Oltre ai sigari infatti, che creano molto fumo e odore, tanto da doverli utilizzare solo con le finestre aperte o fuori casa, esistono i coni di lana pressata: delle piccole piramidi che vanno posizionate sulla pelle e accesi. Sono presenti di diverse misure a seconda dell’utilizzo che vogliate farne, tuttavia, non tutti sono a base di artemisia, ma il principio è molto simile. Vi sono poi i bastoncini inodori che non fanno fumo, ma anche in questo caso si tratta di un surrogato di quelli originali.

Per trattare i disturbi del mal di schiena è possibile acquistare una pipa nella quale inserire il sigaro oppure una coppetta in modo da creare un effetto risucchio che faccia fuoriuscire le energie nocive e le tossine.

Tra le moderne strumentazioni che utilizzano il calore terapeutico troviamo le lampade a infrarossi TDP, nelle quali sono presenti dei minerali che riscaldandosi riescono ad apportare benefici ai muscoli e alle articolazioni, diminuendo per esempio la rigidità e facendo aumentare la circolazione sanguigna della zona trattata. Si tratta di un oggetto riconosciuto come dispositivo medico ampiamente apprezzato nelle terapie per le contratture o per le distorsioni muscolari.

Moxa: terapia utile o utopia?

Nella società occidentale sono ancora poche le persone che hanno testato tale pratica come rimedio contro i dolori, l’asma e altre patologie a carico del sistema respiratorio. Tuttavia, sono molte le ostetriche che propongono alle donne in gravidanza con feto podalico, per evitare di ricorrere al cesareo o alla fastidiosa manovra interna prima del parto.

In molti casi è stato possibile confermare l’effettivo cambiamento di posizione del futuro nascituro, ma non vi sono abbastanza studi scientifici che possano associare il risultato all’utilizzo della moxibustione. Trattandosi però di un trattamento totalmente indolore vi suggeriamo di provarlo almeno una volta per poter sfatare qualsiasi dubbio.

 

 

 

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