Dove si trova la vitamina B?
Tra i pochi alimenti che contengono praticamente tutte le vitamine del gruppo B (in particolare la B2 o riboflavina) ci sono le uova e il latte.
Tutte le verdure a foglia verde costituiscono, invece, una fonte di vitamina B1 (tiamina), indispensabile per mantenere il sistema nervoso giovane e attivo, favorendo la concentrazione; mentre i cereali integrali, la frutta secca, i prodotti ittici e i legumi permettono di fare il pieno sia di vitamina B3 (niacina), sia di vitamina B5 (acido pantotenico).
La vitamina B12 (cobalamina), infine, può essere assunta attraverso il consumo di tutti gli alimenti di origine animale, tra cui le uova, la carne rossa, il pollame, il latte e i suoi derivati.
A cosa serve la vitamina B?
Le vitamine del gruppo B sono indispensabili per la salute e il benessere del nostro organismo, soprattutto per il corretto funzionamento del fegato e del sistema nervoso.
Il loro apporto, attraverso una dieta bilanciata o mediante l’assunzione del miglior integratore di vitamina B sul mercato, coadiuva la trasformazione dei carboidrati in glucosio e il metabolismo di grassi e proteine, prevenendo l’insorgenza di disturbi patologici gravi come il diabete, l’obesità e l’ipertensione.
A cosa serve la vitamina B12?
La cobalamina, comunemente nota come vitamina B12, è fondamentale per la produzione di globuli rossi, favorendo al contempo l’efficienza del sistema nervoso attraverso la creazione della guaina mielinica che avvolge gli assoni dei neuroni e la sintesi di DNA e RNA.
La sua importanza deriva anche dall’azione che ha sul metabolismo del colesterolo, mantenendone stabili i livelli ematici ed evitando che si depositi in maniera eccessiva nei vasi sanguigni con il conseguente sviluppo di malattie cardiovascolari.
Per quanto tempo assumere la vitamina B?
Di solito per sopperire alla carenza di vitamina B si prescrivono una dieta appropriata e – se necessario – degli integratori da assumere, in genere, per cicli di tre mesi intervallati da un’interruzione di circa trenta giorni.
Secondo le indicazioni ministeriali, il fabbisogno giornaliero di vitamina B varia in base all’età della persona e in presenza di particolari condizioni come la gravidanza e l’allattamento.
Quando assumere la vitamina B?
Dal momento che quasi tutte vitamine del gruppo B sono contenute prevalentemente nei cibi di origine animale, chi segue una dieta vegetariana o vegana è maggiormente soggetto a una carenza di queste sostanze, a cui rimediare attraverso l’assunzione di integratori specifici.
Al di là dei vegetariani e dei vegani, possono verificarsi deficit di vitamina B anche durante la gravidanza, nei pazienti affetti da demenza senile e quando si fa uso di farmaci inibitori della secrezione gastrica, che interferiscono con l’assorbimento e la sintesi della vitamina B12.
Qualora si manifestino sintomi riconducibili a un’eventuale carenza di vitamina B, come anemia, pallore, spossatezza fisica e mentale, difficoltà cognitive e motorie, riduzione della vista, lingua gonfia e formicolii agli arti, è necessario approfondire la situazione con appositi esami del sangue, oltre a consultare il proprio medico di fiducia per una corretta integrazione.
Quali sono i rischi legati all’assunzione di vitamina B?
Un aumento esponenziale dei valori di vitamina B nel sangue, le cui cause sono riconducibili all’abuso di alcuni alimenti o anche a un’assunzione di integratori che non rispetta le dosi consigliate, può comportare diversi effetti collaterali, come insufficienza cardiaca e renale, formazione di coaguli a livello ematico e disturbi alla vista.
Pertanto, i nutrizionisti raccomandano un apporto giornaliero di 25 mg per gli adulti e di 0,7 mg per i bambini in età pediatrica, mentre durante la gravidanza l’integrazione può essere aumentata fino a 0,2 mg/die, che è la quota vitaminica trasferita al feto.
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