Non tutti i massaggi sono uguali: scopriamo insieme che cos’è il tessuto connettivo e come è nata questa particolare procedura in grado di migliorare la propria salute.
Che cos’è il massaggio connettivale? Si tratta di una particolare tecnica che prevede la manipolazione e stimolazione di alcuni punti del corpo con l’obiettivo di raggiungere le zone più interne e migliorandone lo stato. È spesso consigliato per diminuire la cellulite, per ristabilire il sistema circolatorio o quello linfatico, oppure per contrastare la formazione di rughe o segni sulla pelle. In questo articolo vi spiegheremo in modo dettagliato i suoi benefici, come effettuarlo da soli e vi illustreremo quali potrebbero essere gli effetti collaterali di un massaggio.
Che cos’è il tessuto connettivo
Prima di concentrarci sui massaggi è importante di cosa stiamo parlando e su cosa vanno ad agire questi ultimi. Il tessuto connettivo è uno dei quattro sistemi che compongono l’organismo, in cui è possibile trovare tutte quelle cellule che provvedono al mantenimento strutturale del corpo e in particolare dell’adipe e dell’epidermide. Si sviluppa dal mesenchima, ovvero delle cellule ramificate nel feto, producendo una gran quantità di tessuti come quello muscolare o ghiandolare. Quando si parla di tessuto connettivale quindi non si fa riferimento a una sola categoria di cellule ma a una moltitudine immerse nel MEC, la matrice extracellulare.
Come nasce il massaggio connettivale
Le tecniche per stimolare la fascia connettivale sono state inizialmente codificate da Elisabeth Dicke nella prima metà del ‘900, una fisioterapista a cui furono diagnosticate le arteriopatie, ovvero disturbi circolatori degli arti. Questi erano talmente gravi da considerare anche una possibile amputazione. Tormentata dai dolori, la fisioterapista trovò sollievo nell’eseguire delle specifiche manovre simili a massaggi, che riuscivano però a raggiungere strati situati in profondità con un miglioramento della circolazione arteriosa fino alla scomparsa dei sintomi.
In quali casi potrebbe rivelarsi utile
I pazienti affetti da tensioni muscolari, dovuti a una rigidità diffusa o postura errata, dolori cronici o derivanti da traumi, potrebbero trovare sollievo dall’esecuzione di un massaggio connettivale che viene effettuato anche per chi necessita di sedute volte a una riabilitazione. Il dolore è attenuato grazie a una maggiore circolazione sanguigna, che riporta vitalità al tessuto connettivo che può essere particolarmente contratto, ma è un buon ausilio anche per soggetti particolarmente stressati.
In cosa consiste e come praticare il massaggio profondo
Cominciamo col dire che tale tecnica dovrebbe essere svolta soltanto da persone qualificate, come medici, fisioterapisti e massaggiatori che hanno frequentato corsi e hanno ottenuto attestati riconosciuti, rivolgendosi sempre in strutture specializzate.
Ci troviamo di fronte a un particolare metodo che prevede la manipolazione cin le dita, le nocche ma anche gomiti e avambracci di alcune zone del corpo che si trovano in uno stato infiammatorio o sono contratte. I fisioterapisti consigliano di effettuare i massaggi per sciogliere i muscoli e le articolazioni, tuttavia si può applicare tale tecnica anche come rimedio contro la cellulite ed eliminare le smagliature. Scopriamo insieme quali sono le terapie più diffuse e i loro benefici.
Il massaggio connettivale brucia grassi?
Sebbene possa avere un effetto positivo nel contrastare gli inestetismi della pelle, il massaggio connettivale non è una tecnica utilizzata generalmente per dimagrire o per eliminare il grasso in eccesso. Chi è alla ricerca di un metodo semplice e veloce per perdere i chili di troppo non troverà in questa tecnica un valido sostituto a una dieta salutare e uno stile di vita attivo.
Viso
Il massaggio connettivale viso è molto semplice da eseguire e non richiede particolari conoscenze per essere applicato correttamente. Tutto ciò che dovrete fare è massaggiare la pelle con il palmo delle mani iniziando dalle tempie e poi scendendo lentamente lungo il naso fino ad arrivare al mento.
Una volta rilassata la pelle, è possibile dedicarsi a zone specifiche come per esempio le rughe della fronte, massaggiando l’area con la punta delle dita ed eseguendo dei piccoli cerchi in senso orario. Se invece vi preoccupa il contorno occhi, picchiettate leggermente con i polpastrelli sulle palpebre inferiori e superiori, applicando poi una leggera pressione. Qualsiasi zona del viso massaggiate, è importante eseguire dei cerchi continui, senza interrompere la creazione di una circonferenza durante tutto il trattamento.
Articolazioni
Come abbiamo accennato il massaggio connettivale gambe serve principalmente per diminuire gli inestetismi che interessano l’epidermide, come la pelle a buccia d’arancia o i gonfiori causati da un sistema linfatico poco funzionale. Si inizia dalla punta dei piedi e con i polpastrelli di indice e pollice si effettuano delle piccole pressioni che man a mano salgono verso i polpacci e infine le cosce.
Schiena
Si tratta probabilmente del massaggio più rilassante, poiché serve a distendere tutto il corpo e a donare una sensazione di benessere generale. Viene impiegato in presenza di una postura scorretta, dolori lombari e altri disturbi causati da contratture muscolari.
Le manovre devono essere sempre eseguite da un esperto, il quale sa esattamente come utilizzare le nocche, i gomiti e gli avambracci nei punti dolenti senza provocare ulteriori danni all’apparato scheletrico.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Non tutti gli individui sono uguali, ed è per questo che non sempre è consigliabile sottoporsi a un massaggio riflessogeno connettivale. Gli esperti ne sconsigliano la pratica sulla pelle lesa, su abrasioni, tagli e ustioni, in presenza di infiammazioni e infezioni cutanee o lividi.
Inoltre, è preferibile evitare di manipolare le zone del corpo fratturate o che hanno subito interventi senza l’aiuto e le indicazioni di un medico. I massaggi possono rivelarsi molto pericolosi soprattutto nei soggetti con una predisposizione alla formazione di trombi e ai coaguli di sangue, alle persone affette da ernie, in particolare quelle addominali, e i pazienti in cura con radioterapia e chemioterapia.
Sono controindicati anche per le donne in gravidanza e in presenza di malattie cardiovascolari, poiché durante le sedute è possibile la comparsa di palpitazioni e un aumento della sudorazione.
Ricordate infine che tale pratica può risultare piuttosto dolorosa poiché effettuata in zone del corpo infiammate o contratte: per questo motivo è sempre preferibile rivolgersi a un medico o a un esperto prima di cominciare un ciclo di manipolazioni a casa da soli.
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