I 10 alimenti più ricchi di vitamina K

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

Preziosa per il nostro organismo, il naftochinone o vitamina K fa parte del gruppo delle liposolubili, che danno il meglio di sé se associate a dei grassi

 

Nota anche come naftochinone, la vitamina K è un elemento essenziale nella dieta di ogni individuo. Si trova in ricca disponibilità in alcuni alimenti vegetali, in particolare quelli a foglia verde, e nel fegato. È essenziale ricordare che si tratta di una vitamina liposolubile, quindi per poterla assorbire al meglio deve essere associata al consumo di grassi.

Ha un effetto diretto sulla coagulazione del sangue, per questo se ne consiglia l’assunzione per regolare le funzioni del sistema cardio/circolatorio. Per la stessa ragione se ne sconsiglia l’assunzione per quei soggetti che assumono farmaci anticoagulanti, sui quali potrebbe avere un effetto inibitore.

 

Cos’è la vitamina K

La K sta per koagulation, cioè il termine tedesco per coagulazione e si riferisce direttamente alla sua funzione legata al processo che regola la fluidità del sangue. Se ne identificano tre sotto categorie, K1, K2 e K3, ognuna associata a specifiche funzioni metaboliche. Di fatto, l’unica disponibile a livello alimentare è la vitamina K1, che si trova in maggiore o minore concentrazione all’interno di alimenti diversi. La sua presenza è maggiore negli alimenti a foglia verde, nel fegato, e nei cereali integrali.

La K2 è la più importante. È sintetizzata a livello dell’intestino attraverso l’azione di specifici batteri che ne permettono la scomposizione e accumulazione a livello epatico. Quindi la vitamina k2 dove si trova? Non è di per sé presente negli alimenti e viene “prodotta” all’interno dello stesso organismo. Lo stesso se vi state chiedendo la vitamina k2 a cosa serve: rappresenta una parte essenziale del processo di fluidificazione del sangue e del corretto assorbimento del calcio nelle ossa.

Infine, quella indicata con la sigla K3 è prodotta in laboratorio attraverso un processo di sintesi e che più comunemente si trova in un integratore di vitamina K.

 

Dove si trova la vitamina K

La sua disponibilità è varia, si tratta di una tra le vitamine più spesso presenti negli alimenti di consumo quotidiano. Una dieta bilanciata e varia è di solito sufficiente ad apportare le quantità utili al suo scopo. Inoltre è importante la vitamina K non è termolabile, quindi non serve un termometro digitale per essere certi di non superare in cottura la temperatura ottimale e preservarne le caratteristiche utili.

1. Verdure a foglia verde

Lattuga, spinaci, ma anche prezzemolo e in generale tutti gli alimenti di cui si consiglia l’assunzione perché ricchi di acido folico, altrettanto importante nei processi metabolici.

2. Crucifere

La famiglia dei cavoli rappresenta una ricca fonte di nutrienti utili per il nostro corpo. Non a caso si considerano anche gli alimenti anti cancerogeni per eccellenza.

3. Carciofi

Una buona concentrazione di vitamina K si trova anche nel carciofo e questo non dovrebbe stupire, dato che in linea di massima si considerano tutte le verdure “amare” utili al funzionamento del fegato.

4. Carote

Crude o cotte mantengono elevati valori di naftochinone, inoltre questo è un ortaggio non soggetto a stagionalità e si trova fresco durante vari periodi dell’anno.

5. Avena

In generale tutti i cereali, purché consumati integrali, forniscono una buona quantità di vitamina K. L’avena rappresenta una fonte particolarmente ricca.

6. Fegato

Anche nell’uomo questo è l’organo preposto all’accumulo di questa vitamina una volta sintetizzata a livello intestinale. Consumare il fegato animale permette di accedere a una ricca fonte di nutrienti qui immagazzinati.

7. Tè verde

Una bevanda ricca di sapore e proprietà preziose per l’organismo, si può bere associando in infusione foglie di menta per variare il gusto e massimizzare la resa.

8. Uova

Alimento ricco e versatile, rappresenta uno degli elementi di base per variare fonte di proteine e arricchire la dieta.

9. Latticini e formaggi

In consociazione con il calcio e il grasso presente in questo alimento, rappresenta una buona fonte di vitamina K a patto di non eccedere col suo consumo.

10. Legumi

Ceci, piselli, lenticchie, sono una ricca fonte di nutrienti inclusa la vitamina K. La loro assunzione costante è utile per variare fonte di proteine.

 

Come interagisce la vitamina K con le patologie in atto

È comune per chi scopre di avere le piastrine basse usare l’alimentazione per correggere determinati valori, integrando alimenti ricchi di ferro per esempio. Una dieta bilanciata è, da sempre, il miglior alleato per la prevenzione dei disturbi più comuni. Questa è anche la ragione per cui sempre più spesso i medici prescrivono analisi ematiche volte a scoprire eventuali deficienze in quanto a nutrienti essenziali.

Se da una parte è più semplice quando si hanno le piastrine basse capire cosa mangiare, lo è meno se sussistono fattori ad alto rischio coronarico come l’eccessiva densità del sangue.

Per lo più si sconsiglia il consumo di alimenti ricchi di questo nutriente se si assumono farmaci anticoagulanti. In particolare, l’azione del warfarin, noto con il nome commerciale di Coumadin, agisce come inibitore della sintesi di vitamina K.

Seppure ne sia sconsigliata la consociazione durante la terapia con anticoagulante, è bene considerare che tra vitamina k2 e colesterolo esiste un rapporto inversamente proporzionale. Basti pensare che il trattamento antitrombotico associato all’assunzione di anticoagulanti trova il giusto complemento nella mancanza di ostruzioni dovute ai depositi di colesterolo.

I pazienti sottoposti a questo tipo di terapia devono monitorare anche i propri valori di INR, il tempo di protrombina. In linea di massima, l’alimentazione rappresenta un valido aiuto per mantenere i livelli ottimali:

INR alto cosa mangiare: Evitare gli alimenti ricchi di vitamina K e seguire attentamente le indicazioni del medico

INR basso cosa mangiare: Integrare più alimenti ricchi di vitamina K e diminuire l’incidenza degli antagonisti come alcol e caffè

 

 

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