Come utilizzare i semi di lino 

Ultimo aggiornamento: 01.12.24

 

Non avete mai provato a introdurre i semi di lino nell’alimentazione e volete saperne di più per migliorare il benessere del vostro corpo? Seguiteci con la lettura dei prossimi paragrafi, per scoprire qualche consiglio utile a usufruire di questi chicchi nel migliore dei modi.

Fabbisogno giornaliero

Chi conosce la quantità relativa di semi di lino al giorno consigliati dalle associazioni internazionali che si occupano di salute e benessere? L’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Società Scientifica di Nutrizione suggeriscono di aggiungere per ogni pasto almeno uno degli alimenti di origine vegetale o animale che contengono Omega 3.

In questo modo si assicura il giusto quantitativo di acidi grassi essenziali nel nostro organismo. I semi di lino sono uno di quei prodotti ricchi di questa sostanza, infatti una porzione equivale a circa tre cucchiaini, che sono l’ideale per chiunque abbia necessità di assimilare i principi nutrizionali in modo puro e il più veloce possibile.

 

Qualche idea in cucina

Ora che siete a conoscenza della possibilità di utilizzare i semi di lino anche in cucina, vogliamo suggerirvi qualche trucco per arricchire le vostre pietanze in modo salutare e gustoso.

Per godere appieno delle qualità di questi chicchi, potete consumarli tritati sul momento. crudi o tostati per pochi secondi: in quest’ultimo caso è importante non lasciarli troppo sul fuoco perché il calore potrebbe alterare gli acidi grassi essenziali.

Se non sapete come mangiare i semi di lino, allora provate ad aggiungerli nel muesli o nella macedonia, oppure potete realizzare contorni come insalate e zuppe su cui vengono cosparsi una volta tritati.

Interessante può essere preparare anche del pane fatto in casa con questi chicchi aggiunti nell’impasto, magari utilizzando soluzioni come macinare i semi di lino.

 

Mantenerli integri

Tra le qualità principali di questo alimento c’è anche la possibilità di utilizzarlo per migliorare le condizioni dei vostri capelli, perché aiuta la vasodilatazione e quindi migliora l’accrescimento del pelo sul cuoio capelluto.

In ogni caso è importante conservarli in modo corretto, perché si tratta di chicchi ricchi di sostanze grasse come gli Omega 3, che tendono a irrancidire molto facilmente se messi a contatto prolungato con fonti di calore e umidità.

Una buona soluzione potrebbe essere quella di acquistare periodicamente nuove confezioni più piccole, evitando definitivamente l’eventuale deperimento, oppure di togliere i semi di lino dall’imballaggio di plastica e conservarli in un barattolo di vetro nella dispensa.

Effetti collaterali da sovradosaggio

Trattandosi di elementi naturali completi e quindi non di prodotti realizzati da un’estrazione chimica a freddo, come nel caso dei più comuni integratori, i semi di lino possono comunque presentare delle controindicazioni, seppur leggere.

Infatti, la loro assunzione è sconsigliata a chi soffre di diverticoli o di intestino irritabile, perché la fibra e i sali minerali contenuti nei chicchi potrebbero infiammare l’apparato digerente.

Inoltre, nel caso in cui la quantità sia eccessiva e contemporaneamente si prendano anche dei medicinali, potrebbero verificarsi effetti indesiderati come il gonfiore e il meteorismo.

Ecco perché è importante sapere come consumare i semi di lino ed evitare effetti collaterali spiacevoli.

 

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