Rudraksha: semi e mala che curano il corpo e lo spirito. Mito o verità?

Ultimo aggiornamento: 19.04.24

 

Avete mai sentito parlare dei Rudraksha? Forse li avete visti ma non ne conoscete il nome. Vediamo insieme di cosa si tratta e quali benefici possono apportare

 

I Rudraksha vengono spesso indossati in una collana, che funge come da rosario, e hanno diversi poteri, secondo la tradizione. Quello che spicca è il curativo e dipende dal numero delle facce e dalla misura dei semi.

Infatti, più piccolo è il seme e maggiore è la sua attività elettromagnetica; un altro potere che si dice abbiano è lo stimolare l’attività di tipo simpatico e parasimpatico, facendo sì che vengano rilasciate sostanze chimiche dai centri cerebrali.

I semi di rudraksha possono inoltre essere fatti ruotare in senso orario, antiorario e neutrale, posizioni in cui stanno a simboleggiare la positività, la negatività e, infine, la neutralità. In realtà sono stati eseguiti vari esperimenti durante i quali i grani sono stati immersi in acqua, per osservare il comportamento e la creazione di attività elettromagnetiche. 

La tradizione, che ha come protagonisti i rudraksha mala, nasce in India in tempi molto lontani e si accompagna ai sadhu e i rishi, che li usavano per diversi scopi di tipo religioso. 

 

Rudraksha: origine

Nasce da Shiva Rudra, del quale è la lacrima caduta sulla terra e diventata seme: il nome botanico è Elaeocarpus Ganitrus ed è un albero di mezza misura, contenente piccole foglie e frutti, ricchi proprio di rudraksha. 

Potrete trovarlo sulle colline dell’himalaya o anche in Bengala, in Indonesia, Birmania e Cina. Ma come sono fatti questi semi albero? Ognuno ha due buchi, collocati all’opposto, e uniti da un certo numero di linee: queste stabiliscono se il numero delle facce è ekamukhi o panchamukhi.

In tutto possono essercene al massimo 36, ognuna che simboleggia una divinità, anche per questo la shiba pianta  è considerata sacra, 

Rudraksha: proprietà

Questa pianta indiana assume una grande importanza sotto vari punti di vista, partendo da quello spirituale e fino al medicinale, proprio perché ha speciali caratteristiche fisiche ed elettromagnetiche. Una delle sue caratteristiche è quella di aumentare la potenza di corpo e mente, garantendo un buon apporto di energia e controllando la pressione sanguigna.
Potrete lasciare la rudraksha in acqua per tutta la notte e bere il giorno dopo, per curare i disordini epatici. Le proprietà elettromagnetiche, inoltre, fanno in modo che queste collane di semi di elaeocarpus ganitrus aiutino a rimarginare le ferite e a migliorare le condizioni delle ulcere, oltre a essere utili in caso di epilessia.

 

 

La particolarità dei gruppi sanguigni

In antichità la Rudraksha era lo strumento per eccellenza per sostituire la tecnica diagnostica come la conosciamo. Infatti, la sua proprietà elettromagnetica è indispensabile per determinare il gruppo sanguigno e l’Rh di una persona, senza usare proprio il sangue o reagenti di tipo chimico.
Inoltre si tratta di un elemento in grado di trovare sostanze come proteine, batteri e virus, stimolando così la formazione degli anticorpi, a protezione del nostro organismo. 

 

I poteri dei mala rudraksha

Se amate i rimedi naturali come i semi di canapa che attivano il nostro sistema endocannabinoide, i poteri dei rudraksha non potranno che farvi ancora più contenti. Consideriamo che l’aura umana è composta da sette colori, un vero e proprio arcobaleno che circonda il nostro corpo.
Grazie all’intensità delle sue tonalità, possiamo sapere quali siano i vari stati della persona, ovvero quelli emotivi, spirituali, karmici, fisici, mentali e così via. Avviene che la Rudraksha si interseca con l’aura, dando vita a delle pulsazioni elettriche, che producono un cambiamento.

Il nostro corpo è infatti regolato proprio dai segnali elettromagnetici, come per esempio ciò che stabilisce il battito del cuore, la stessa circolazione del sangue, ma anche il tatto, l’olfatto, l’udito e così via.
Quando la rudraksha viene a contatto con il nostro corpo, si immette proprio in questo sistema e lo regolarizza, grazie alle sue varie proprietà: in questo modo tutti gli eccessi, che comportano cattivi funzionamenti, conseguenze spiacevoli, tensioni e così via, vengono ridotte. Fenomeni come l’iperattività o le palpitazioni possono essere sedate.
Se vogliamo ragionare in termini tecnici, possiamo dire che la rudraksha va a fungere da vero e proprio condensatore per il nostro organismo. Inoltre ha l’azione di un magnete sul nostro corpo, in quanto acquisisce una polarità opposta a quella delle cellule, cambiando la loro forza e controllando meglio il flusso del sangue.

 

Funziona?

Se, in effetti, le sue proprietà elettromagnetiche sono evidenti, non possiamo parlare di una vera e propria panacea, visto che i risultati sono soggettivi e che non possiamo rapportarli soprattutto a casi di una certa gravità.
Sicuramente si tratta di un elemento che ha benefici sul nostro corpo e sulla mente, per cui privarsene può non essere la migliore idea.

 

 

 

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