Come riconoscere il tarassaco

Ultimo aggiornamento: 20.04.24

 

Il tarassaco è una pianta erbacea perenne, munita di fittone ovvero di una radice centrale molto robusta con ramificazioni più piccole ai lati.

Il vegetale è caratterizzato dalla presenza di foglie oblunghe, lobate e lanceolate, che partono direttamente dal fittone (radicali).

Il margine della foglia è dentato, simile a quella della cicoria; inoltre questa è munita di una vistosa nervatura centrale.

Il fogliame della pianta è disposto a rosetta (raggiera) alla base del vegetale.

In botanica sono state riconosciute una settantina di varietà di tarassaco, che differiscono tra loro per alcuni particolari inerenti alla forma delle foglie.

Quando raccogliere il tarassaco

Il periodo ideale per la raccolta del tarassaco è a settembre o a febbraio, comunque nei mesi che precedono la fioritura, ovvero quando la pianta è nel pieno della sua tenerezza e al massimo delle sue proprietà salutari.

In maniera più specifica, il periodo indicato per la raccolta delle radici è da giugno a settembre, mentre quello per la raccolta delle foglie, è da ottobre ad aprile.

Una volta raccolte, le foglie possono essere consumate fresche in diverse preparazioni culinarie, oppure congelate o essiccate.

Durante la raccolta, le piantine di tarassaco possono essere tagliate al colletto, facendo attenzione a evitare le foglie più vecchie, in quanto risultano molto coriacee e hanno un gusto abbastanza amaro.

 

Come pulire il tarassaco

Come tutti i tipi di verdura a foglia verde, anche il tarassaco è molto semplice da pulire; tuttavia occorre farlo in maniera accurata, al fine di eliminare ogni impurità.

Le foglie devono essere lavate sotto abbondante acqua corrente, meglio se lasciate per un po’ in ammollo dentro acqua e bicarbonato e poi vanno risciacquate adeguatamente.

Se volete utilizzare le foglie più vecchie, ovvero quelle situate in prossimità della base della pianta, potete cuocerle come si faceva una volta e usarle per condire minestroni e zuppe.

Per quanto riguarda i fiori di tarassaco invece, è possibile metterli sotto aceto e consumarli nel tempo come dei capperi.

 

Come si cucina il tarassaco

Ci sono diversi modi per consumare il tarassaco in cucina, infatti il suo sapore aromatizzato e amarognolo, lo rende adatto a essere consumato sia come antipasto e sia verso la fine di un pranzo o di una cena.

Il tarassaco può essere mangiato insieme ad altre verdure cotte o crude. Per esempio potete prendere le foglie e stufarle o saltarle in padella con aglio e olio, dopodiché condirle con del succo di limone.

Questa pianta è ottima per realizzare delle gustose insalate primaverili, magari accompagnate con delle uova sode e dei tocchetti di lardo o di speck, come usano fare in Trentino Alto Adige.

Le ricette che si possono realizzare con il tarassaco sono davvero tante, basta cercare dei tutorial su YouTube o spulciare qualche ricettario che prevede l’utilizzo di verdure ed erbe.

Oltre a essere un alimento dal sapore ben definito, è ricco di proprietà benefiche, che aiutano la digestione e la diuresi. Inoltre si tratta di una pianta ricca di elementi antiossidanti e antinfiammatori.

 

 

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