Domande frequenti sugli integratori di zinco

Ultimo aggiornamento: 24.04.24

 

A cosa serve l’integratore di zinco?

Oltre a contrastare gli effetti deleteri dei radicali liberi, gli integratori di zinco contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario, ostacolano la formazione dell’acne, aiutano a prevenire la caduta capillare e facilitano la guarigione di ulcere e ferite.

Inoltre, possono essere d’aiuto nel trattamento della sterilità maschile e favoriscono l’assorbimento della vitamina A.

Quando prendere un integratore di zinco?

L’assunzione di un integratore a base di zinco viene consigliata sia quando vi è una carenza accertata del minerale sia per la prevenzione e il trattamento di diversi disturbi, come il diabete, la sindrome premestruale, la depressione e la calvizie.

Inoltre, queste supplementazioni sono particolarmente consigliate anche alle donne in gravidanza, poiché un apporto insufficiente del minerale (molto frequente nelle future mamme) può causare gravi danni al feto, tra cui malformazioni congenite, rallentamento della crescita, nascita prematura e sottopeso.

 

Come assumere un integratore di zinco?

Il modo migliore di assumere gli integratori di zinco, al fine di ottimizzarne l’assorbimento, sarebbe quello di suddividere il dosaggio raccomandato nell’arco della giornata, evitando però di ingerire le compresse a stomaco vuoto.

Tuttavia, dal momento che i prodotti disponibili in commercio non sono tutti uguali, consigliamo di leggere sempre il foglietto illustrativo in allegato per avere tutte le informazioni necessarie sulle modalità d’uso e somministrazione del preparato.

 

Per quanto tempo assumere un integratore di zinco?

Dal momento che i benefici di un’integrazione a base di zinco si riscontrano solitamente dopo tre mesi di assunzione regolare e costante, si consiglia di effettuare (sempre dietro consiglio del medico) una terapia di almeno novanta giorni, intervallati da un periodo di sospensione dalla durata di almeno due settimane.

 

Qual è il dosaggio consigliato?

Secondo quanto stabilito dalla SINU (Società Italiana di Nutrizione Umana), i livelli di assunzione raccomandati corrispondono a: – 3 mg per i lattanti (da 6 a 12 mesi di vita); – 6 mg per bambini e adolescenti; – 12 mg per gli uomini adulti; – 9 mg per le donne, che aumentano a 11 durante la gravidanza e l’allattamento.

 

 

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