Come utilizzare un integratore di calcio

Ultimo aggiornamento: 27.04.24

 

Una volta stabilito quale integratore di calcio comprare è importante assumerlo correttamente per garantirsi una corretta integrazione del minerale ed evitare l’insorgenza di potenziali effetti collaterali.

 

A cosa serve il calcio

Per la funzionalità dell’organismo umano sono identificabili almeno 19 diversi elementi minerali classificabili come maggiori, minori e presenti in traccia.

Tra quelli maggiori, insieme a magnesio, fosforo, potassio, zolfo, cloro e sodio, troviamo il calcio.

Più del 90% della sua quantità totale è concentrata nelle ossa e nei denti, dove viene immagazzinato sotto forma di carbonato, mentre la restante parte è localizzata nel plasma, nel liquido extracellulare e nei depositi cellulari.

Oltre a svolgere un ruolo chiave nel processo di mineralizzazione ossea, contribuisce a regolare la contrazione muscolare, la coagulazione del sangue, la conduzione nervosa e la secrezione di alcuni ormoni, mantenendo in salute il sistema circolatorio e digestivo.

Considerate le sue innumerevoli proprietà benefiche, appare evidente come una corretta integrazione di calcio sia fondamentale nella prevenzione di disturbi e patologie gravi come il diabete, l’ipertensione, l’arteriosclerosi e l’osteoporosi.

Quando è necessario assumere un integratore di calcio

Quando si assume poco calcio attraverso l’alimentazione, l’organismo sopperisce alla sua carenza prelevando il minerale dalle riserve di ossa e denti, di fatto indebolendoli.

Secondo i National Institutes of Health degli Stati Uniti, l’integrazione con supplementi alimentari specifici si rende necessaria nei pazienti affetti da osteoporosi o ad alto rischio di carenza, come le donne in menopausa e le persone intolleranti a latte e latticini.

Se non si rientra in una di queste categorie o se si sta già assumendo una buona quantità di calcio con la dieta, l’uso degli integratori potrebbe non essere l’opzione più sicura.

A dispetto di quanto si possa pensare, il tasso di assorbimento del minerale tende a diminuire drasticamente quando se ne consuma più del necessario, visto che la quantità in eccedenza viene accumulata nei tessuti corporei (la cosiddetta calcificazione dei tessuti molli), comportando una serie di problemi di salute tra cui calcoli renali, stitichezza e problemi cardiaci.

Pertanto, gli adulti di età compresa tra 19 e 50 anni non dovrebbero superare i 2.500 milligrammi al giorno e gli anziani dovrebbero limitarne il consumo a 2.000 mg/die.

 

Come riconoscere una carenza di calcio

In caso di carenza di calcio, i campanelli d’allarme a cui prestare attenzione sono: crampi e dolori muscolari, unghie fragili, alterazioni del ritmo cardiaco, convulsioni, perdita cospicua di capelli, secchezza cutanea e formazione di carie.

Nei casi più gravi, l’ipocalcemia può coinvolgere anche il sistema nervoso centrale e comportare sintomi neurologici come: perdita di memoria, confusione, depressione, insonnia e allucinazioni.

Tra le altre sintomatologie legate a un deficit di calcio si può riscontrare anche uno squilibrio della funzionalità tiroidea, del fegato e dei reni. Salvo qualche rara eccezione, questi sintomi dovrebbero scomparire spontaneamente nel momento in cui si riesce a ripristinare un corretto livello di calcio.

Calcio e alimentazione

Le migliori fonti alimentari di calcio sono il latte (soprattutto quello fresco) e i suoi derivati, le mandorle, le verdure a foglia verde, i fagioli e la soia.

Ne contengono una discreta quantità anche i pesci – specialmente quelli di cui si mangia anche la lisca – e l’acqua minerale a effervescenza naturale.

Bisogna, inoltre, ricordare che in caso di assunzione di integratori con calcio il fumo, gli alimenti a base di fibre e le bevande come il tè, il caffè e l’alcol ne riducono significativamente l’assorbimento intestinale.

Di conseguenza, andrebbero evitati del tutto o consumati almeno due ore dopo l’ingestione delle compresse.

In ogni caso, prima di iniziare la terapia integrativa sarebbe sempre opportuno consultare il proprio medico che, oltre a indicare il miglior integratore di calcio in base al proprio quadro clinico, potrà prescrivere l’esatta quantità di minerale da assumere quotidianamente.

 

 

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